Lucidatura e bagni galvanici

LUCIDATURA DEL GIOIELLO : MATERIALI ED ATTREZZATURA
La fase conclusiva della lavorazione di un gioiello consiste nella pulitura e lucidatura di tutte le sue parti, a vista e non visibili, a mezzo di spazzole spazzolini e apposite paste abrasive e lucidanti capaci di rendere il gioiello lucente e brillante.
Questa fase per risultare poi perfetta, necessita di molta maestria sia negli oggetti più semplici, che in quelli più complicati. Per ottenere cio’ si procede con vari passaggi:
Nei gioielli piu’ complessi si prelucida ogni singolo elemento in ogni sua parte prima del montaggio dei singoli elementi, per poi lucidarli nuovamente prima di assemblarli nella totalità del gioiello, sino ad effettuare il passaggio finale di lucidatura.
Tradizionalmente nella lucidatura si utilizzano delle paste abrasive che hanno diverse caratteristiche . Le più diffuse sono la pasta gialla o tripoli, e la pasta rossa o rossetto, che rispettivamente “ lucidano ” in maniera più grossolana e più fine in abbinamento a spazzole di setola dura per la prima e a spazzole di cotone morbido per la seconda.
Codeste spazzole possono avere forme e dimensioni diverse, e si utilizzano con un apposito banco per pulimentare  composto da un motore rotante, una cappa collegata ad un potente aspiratore di raccolta delle polveri che si formano durante la lucidatura mescolandosi a residui di metallo (in seguito recuperato)che viene asportato durante il processo di lucidatura, ma anche per evitare di respirare tali residui che possono essere nocivi per la salute.

PROCEDIMENTO DI PULIMENTATURA DEL GIOIELLO:
Il primo passaggio va eseguito utilizzando la pasta gialla su tutte le superfici del gioiello, che in precedenza è già stato preparato con carteggiatura a smeriglio di varie grane pronto per la lucidatura. Procediamo quindi intrecciando il verso di passaggio della spazzola impregnata di pasta gialla sulla superficie così da uniformarla il più possibile. Attraverso l’abrasione si pratica una lucidatura    sul gioiello molto più fine delle carte smeriglio che lo leviga in modo omogeneo. Ricordiamo di evitare di “toccare” con insistenza spigoli e sporgenze del gioiello poiché si potrebbero consumare in maniera incontrollata ottenendo quell’effetto di arrotondamento non voluto.
Una volta spazzolato tutto il gioiello in ogni sua parte con la pasta gialla, anche chiamata “ sasso marcio “ (altro nome del tripoli) si passa al secondo passaggio con il rossetto.
Il rossetto, o pasta rossa si usa in abbinamento alla spazzola di cotone più morbida, effettuando una lucidatura sottilissima fino a rendere l’oggetto lucido, specchiato.
Si procede allo stesso modo del primo intervento, intrecciando i passaggi sulle superfici in tutte le sue parti, fino a quando non ci appaiono specchiate e lucenti.
Se l’oggetto presenta dei punti poco raggiungibili con le spazzole grandi ne esistono piccoline dalle stesse caratteristiche utilizzabili con i trapani da banco o micromotori, i quali permettono di raggiungere quegl’interstizi e angoli dove con le spazzole grandi non si riuscirebbe ad arrivare in maniera ottimale.
In ultimo la lucidatura può essere effettuata a mano con un’apposita matassa di fili di cotone, per tutte quelle parti del gioiello che sono impossibili da raggiungere con le spazzole, procedendo con le paste come descritto sopra in ogni piccola parte dell’oggetto, una ad una.

PARTE FINALE LAVAGGIO DEL GIOIELLO:
Eseguita la lucidatura, il gioiello va lavato per togliere residui delle paste della lucidatura ed eliminare parti grasse presenti. La tecnica detta “saponata“ consiste nel preparare acqua calda e sapone (40-50° circa) . Immergendo* il gioiello nella soluzione con un pennello apposito si sfrega il gioiello in tutte le parti a togliere i residui delle paste rimasti dalla lucidatura. In verita’ questa tecnica molto antica ma mai superata (specialmente per oggetti molto delicati e con presenza di pietre che non tollerano sbalzi di temperatura)è stata affiancata a tecniche decisamente piu’ veloci.   
Nei laboratori e nelle industrie orafe oggi si utilizzano per lavare i gioielli delle vasche ad ultrasuoni che eseguono il lavaggio e la sgrassatura.
Importante Per immergere gioielli in acqua calda si deve avere la conoscenza di come trattare eventuali pietre preziose presenti sull’oggetto, in quanto non tutte possono essere sottoposte a variazioni di temperatura anche minime, non avendo la consapevolezza di quanto detto si rischia di danneggiarle irreparabilmente.
Anche per utilizzare questo metodo di sgrassatura si deve avere la conoscenza del trattamento delle pietre preziose presenti sul nostro mercato.

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